In tanti anni di calcio, ci sono stati tantissimi casi di acquisti di calciatori, presentati come grandi talenti e futuri campioni, che si sono poi rivelati essere solo dei gran “bidoni”.
Ecco una classifica dei peggiori bidoni del calcio italiano:
– Aleksandr Zavarov: due anni alla Juventus 1989/90 e 1990/91, 60 presenze e 7 reti
– Hugo Hernán Maradona: fratello minore di Diego Maradona, una sola stagione in Italia all’Ascoli, 13 partite giocate e 0 reti.
– Jorge Paulo Dos Santos Futre: una stagione al Milan, 1995-96, 9 presenze e 0 gol
– Dennis Bergkamp: due stagioni all’inter, 1993/94 e 1994/95, 52 partite e 11 reti
– Gustavo Javier Bartelt: due anni alla Roma (1998-99, 1999-2000), 15 presenze e 0 reti
– Fabio Junior Pereira: anche lui 2 anni alla Roma (1998-99, 1999-2000), 16 presenze e 4 gol
– Ivan Tomic: calciatore serbo comprato da Sensi a fior di quattrini, e presentato ai tifosi come un acquisto migliore di Stankovic (che era stato comprato dalla Lazio soffiandolo alla Roma). Risultato: 10 presenze e 0 gol in 5 anni!
– Hristo Stoitchkov: 23 presenze e 5 gol nell’unica stagione al Parma (1995-96)
– Stefan Effenberg: l’acquisto di Cecchi Gori per far fare il salto di qualità alla Fiorentina nel 1992-93. Risultato: 30 presenze e 5 gol
– Ian Rush: un anno alla Juve, 29 presenze e 7 gol nel 1987-88
– Sebastian Rambert detto Avioncito non decollò mai nell’Inter: per l’uruguayano una sola stagione (1994-95) e 0 presenze in campionato!
– Darko Pancev: 3 stagioni all’Inter (1992-93, 1993-94, 1994-95), 19 presenze e soli 3 gol
– Marcos Andrè Batista Dos Santos “Vampeta”: una sola presenza nell’Inter nel 2000-01
Per chi volesse conoscere tutti i brocchi che sono passati per il campionato italiano, consiglio il libro del giornalista Furio Zara: “Bidoni. L’incubo. Da Aaltonen a Zavarov. 100 storie di campioni in teoria, brocchi di razza, guitti, avventurieri e giullari del calcio italiano dal 1980 a oggi“.
E chissà quanti altri bidoni stranieri vedremo ancora arrivare in Italia, comprati a cifre astronomiche, al posto di dare fiducia ai talenti dei nostri vivai …
E Vratislav Gresko dove lo mettiamo? Ma vi ricordate la sua prestazione il famoso 5 maggio 2002 in Lazio-Inter ?
RENATO PORTALUPPI DELLLA ROMA
Bè,a fare una lista non si finirebbe mai,e chi seguiva “Fenomeni Parastatali” della Gialappa’s se ne ricorderà molti.Io però darei una wild card a Stoichkov e Bergkamp ,che non hanno brillato sì nel nostro campionato ,però sono fuori discussione.Disadattati diciamo.Hristo è venuto da noi quando già non aveva più gas e Denis ha sofferto il nostro calcio che a quei tempi non permetteva finezze da ballerina.
@giordi: per Gresko (e purtroppo anche per gli interisti) quella fu proprio un’annata disastrosa
@alex: il brasiliano Portaluppi era una vera disgrazia per i tifosi romanisti, che lo avevano soprannominato Pube de Oro, visto che preferiva uscire con le belle donne piuttosto che allenarsi
@paolo: Fenomeni Parastatali della Gialappa’s Band era davvero imperdibile! Certo Bergkamp, rispetto a tanti altri bidoni, è poi riuscito a dimostrare tutto il suo valore e la sua classe nell’Arsenal. Hristo Stoichkov invece giocò nel Parma nella stagione 1995-96, e fu abbastanza lampante che si stesse “riposando” in vista dei Campionati Europei 1996 in Inghilterra, visto che per la prima volta nella sua storia la Bulgaria si era qualificata …
Bergkamp, Stoichov e Rush era campioni indiscutibili, Zavarov ebbe gravi problemi d’ambientamento come altri giocatori dell’Est abituati ad altri schemi (es.Michailicenko). Forse dovremmo anche domandarci se a volte certi fuoriclasse (mettiamoci anche Socrates) hanno reso poco da noi per colpe del nostro bruttissimo calcio, squallido e difensivista. Se non sbaglio, proprio Socrates al momento di andarsene chiese tra l’altro ai giornalisti: ma perché non dite ai tifosi che da voi metà delle partite sono truccate?
libro ” Bidoni. L’incubo. Da Aaltonen a Zavarov. ”
E’ disponibile? Dove acquistarlo?
Grazie. Saluti.
Gim
http://www.calciobidoni.it
http://www.calciobidoni.it/notizie/bidoni-incubo.html
Nel libro calciatoribidoni, vorrei aggiungere tre calciatori del bari anni 90 Lorenzo, Fortunato D., Progna.
Preferisco fare questa precisazione in quanto questi atleti in seguito hanno continuato a giocare ad un certo livello, quindi la domanda è, una annata sfortunata o poca voglia di giocare al Sud.
Se Vi dovesse capitare di avre la risposta, da parte degli interessati, sarei molto contento.
Stoitchkov e Bergkamp erano giocatori dalla classe assoluta che definire “bidoni” mi sembra un’eresia!…
Zavarov, Come scritto già da Adams nel post precedente, ebbe problemi fisici, ma era un gran bel attaccante (mi sembra che qualche anno prima del suo arrivo alla juve arrivò anche tra i primi posti per il pallone d’oro). Rush probabilmente non si ambientò ma in Inghilterra fece una marea di gol e ha detenuto il record di goal segnati nei campionati universitari per 20 anni (poi il record è stato battuto da Owen).
Effenberg (me lo ricordo bene) è “esploso” molto tardi…infatti nella champions del 2001 (qualla vinta dal Bayern) fu nominato miglior giocatore del torneo, era un regista come ce ne sono pochi in giro oggi, quindi non lo definirei un bidone.
Un capitolo a parte merita Futre, che secondo me era fortissimo…era rapidissimo e aveva un dribbling spaventoso… saltava l’uomo praticamente sempre…poi avava un sinistro fulminante…E’ stato solo falcidiato dagli infortuni al ginocchio infatti ricordo che si ritirò molto giovane…Credo che un libro impostato in questa maniera non abbia molto senso…allora tra i “bidoni” dovremmo metterci anche Henry??…
I veri “bidoni” dunque sono Fabio Junior, Vampeta, Tomic…ma ci metterei pure Athirson, Ciriaco Sforza, Javi Moreno ecc…
nessuno si ricordera’ di LUIS SILVIO acquistato dalla Pistoiese quando era in A e poi rimasto in Italia a fare il cameriere.
Bidone clamoroso
Leggendo i commenti, vedo “tristemente” (!) che nessuno cita “la bestia” (nomen omen) Julio Baptista. Da romanista, vi dico che fui alquanto entusiasta dell’acquisto portato dalla “splendida” Rosella Sensi nel suo ultimo anno come Presidente. “Alto, forte e possente. Predilige il ruolo di laterale destro ma può adattarsi anche come trequarrtista. Forse la mancanza di velocità è il suo punto debole, ma le doti atletiche e, specialmente, tecnico/tattiche non si discutono. Finalmente alla Roma giunge il tanto agognato attaccante”. E la tanto temuta candidatura come “squadra con i peggior acquisti dell’anno”, dissi io, profettizzando il mercato estivo. Goal nel derby e doppietta in Coppa (in 11 contro 10) contro contro il Bordeaux e poi il nulla. Pazzesco quel passaggio (ma a chi? dove?) completamente sbagliato a Vucinic in quel che fu Atalanta-Roma.