Come in Italia si criticano i comportamenti scorretti e tutte le malefatte dei grandi campioni (vedi Cassano, Adriano) anche l’Inghilterra non se la passa meglio, anzi.
Joey Barton centrocampista del Newcastle è stato rilasciato pochi giorni fa dopo aver scontato 4 mesi di prigione per rissa e per aggressione.
E i precedenti del ‘Bad Boy’ inglese la dicono tutta sulla propensione del calciatore a mettersi nei guai.
Nel 2003 entra in un negozio: con tutta l’auto! Nello stesso anno spegne un sigaro nell’occhio di un compagno di squadra prima di investire e rompere il femore a un pedone.
Nel 2005 invece mette le mani addosso a un tifoso dell’Everton che lo accusava di essere un traditore.
Un anno dopo compare ancora davanti al giudice per aver aggredito un tassista.
E non parliamo poi delle sue mascalzonate in campo! Nonostante la società l’abbia più volte richiamato a sottoporsi a delle cure per ridurre la sua aggressività ,Barton ha continuato a infischiarsene, quando ha mostrato per due volte il fondoschiena durante una partita prima ai tifosi dell’Everton e poi qualche giornata dopo a quelli del Blackburn.
Barton ha promesso di essere cresciuto, di aver imparato la lezione ma in realtà pochi ci credono.
Le qualità del calciatore non si discutono, ma le virtù umane.
A confronto il nostro Cassano è un angioletto e se Joey vorrà almeno sedersi in panchina per la prima di campionato che il Newcastle giocherà contro il Manchester United dovrà riguadagnare la fiducia del tecnico Kevin Keegan pronto a dare al calciatore un’altra possibilità.
Tutti si augurano che Barton sia cambiato altrimenti non ci sarà futuro per l’ultimo esemplare di quella stirpe di giocatori maledetti iniziata da Gorge Best e terminata da Paul Gascoigne.