Tutte a “testa alta”. Così hanno gridato le tre italiane, Roma, Juve e Inter uscite di scena in modo prematuro dalla Champions League 2008/2009.
Già però sta di fatto che il cammino nella competizione continentale lo proseguiranno le inglesi, che le hanno sbattute fuori. Lo proseguirà la Spagna (con Barcellona e Villareal), ci sarà la Germania (con il Bayern), ci sarà persino il Portogallo (con il Porto). Manca solo l’Italia, vincitrice degli ultimi mondiali ma incapace a tre anni di distanza di portare almeno UNA delle sue squadre tra le prime 8 d’Europa.
I problemi sono molteplici. È ovvio che nessuna delle tre poteva competere a questi livelli.
A cominciare dalla Roma. Sembra aver dato tutto lo scorso anno, quando a un’ora dalla fine del campionato era in testa alla classifica. Uno sforzo disumano, tanti punti rimontati all’Inter in sole tre giornate, un grande cammino in Champions, una Coppa Italia vinta (come premio di consolazione per la grande stagione). Quest’anno la squadra è sembrata stanca. Come dice De Rossi sembra esserci “frustrazione”, il fatto di non riuscire a prevalere in modo decisivo. Una Roma che ha giocato il calcio più bello d’Italia ma che non ha vinto niente di importantissimo: alla lunga il gruppo ha ceduto. Se poi aggiungiamo anche i problemi finanziari della società e il mancato acquisto di giocatori di rilievo (almeno alla pari delle altre grandi) allora sembra davvero impossibile lottare per un grande obiettivo. Per intenderci, la Roma ha trovato la più abbordabile delle inglesi. Ma non c’è l’ha fatta. Sfortuna si, questo è anche vero.
Passiamo alla Juventus. Forse quella che potremmo giustificare per tutto. Già, perchè i bianconeri stanno ricostruendo quella gloria persa dopo il caos Calciopoli. Secondo anno in serie A, un secondo posto a portata di mano ( e in lotta ancora per lo scudetto). Era il primo anno in Champions per la nuova società. Un gran girone, una gara di ritorno con il Chelsea agli ottavi non facile. Non bisognava subire gol, ma i bianconeri hanno concesso e i Blues non hanno fallito. Ora bisognerà capire se la società ha intenzioni serie perchè è ovvio che per vincere bisogna acquistare qualcuno di importante, continuare a valorizzare i giovani (come si sta facendo con Marchisio e De Ceglie) e svecchiare una squadra che non può vivere con le sole prodezze di Del Piero e Buffon. Bisogna dare una svolta. E Ranieri dovrà dimostare di essere finalmente un allenatore vincente, perchè fino ad ora non ha vinto tanto con le sue squadre. Magari potrebbe ripetersi un Deschamps 2.
Per concludere l’Inter, eterna eliminata agli ottavi di finale. Certo non si poteva chiedere a Mourinho di vincere la Champions al suo primo anno. È chiaro, tutti devono capire che questa squadra, dal momento che ha cambiato il suo allenatore, sta ricostruendo un progetto, che può durare 3-4 anni. La squadra è perfetta in campionato, imperfetta in Europa. Come accadeva con Mancini. Quest’anno un girone che potremmo dichiarare fallimentare (solo due vittorie). Il Manchester è troppo forte e i nerazzurri hanno sbagliato la partita d’andata dove dovevano vincere almeno 1 a 0. Non si può pensare di giocare all’Old Trafford con l’obbligo di fare un gol. La squadra ci ha anche provato ma niente. I pali hanno negato la gioia a Ibrahimovic (eterno incompiuto in Europa) e Adriano ( quasi risorto). È rimasto un campionato che può solo perdere e una Coppa Italia quasi persa. Mourinho, che sembra aver nostalgia dell’Inghilterra, deve almeno vincere in Italia, altrimenti Mancini verrà davvero acclamato a tutta forza dai tifosi.
E con tutti questi problemi le italiane devono ripartire, cercando di risolverli, perchè in Europa abbiamo bisogno di vedere finalmente un grande trionfo.