La Lazio non si ferma più, dopo la vittoria in Supercoppa italiana contro l’Inter, la squadra di Ballardini debutta nella nuova Europa League con una straordinaria vittoria.
L’Elfsborg barcolla sotto i colpi di Kolarov, Zarate e Mauri. Quindi il ritorno diventa per la Lazio più o meno come una gita in Svezia. Ballardini ha il coraggio di eccettuare due importanti giocatori: capitan Rocchi e Foggia e li sostituisce con Cruz e Mauri.
L’Elfsborg pur avendo una condizione atletica migliore dei biancocelesti, poichè il campionato svedese è iniziato da più di un mese, non può competere neanche un pò con la qualità tecnica dei biancocelesti. La Lazio ha soprattutto il merito di non sentirsi superiore degli avversari e quindi di non sottovalutarli.
Pronti via gli svedesi sfiorano il gol del vantaggio con Avdic che colpisce il palo a Muslera ormai battuto. La Lazio reagisce immediatamente e inizia a giocare davvero a calcio. Prende le redini del gioco e irrita gli avversari con un affissiante possesso palla: il cosidetto tichi tichi spagnolo. Il motorino del gioco è il regista Baronio che con i suoi lanci telecomandati pesca alla perfezione gli attaccanti.
I romani dominano il match e al 23′ passano in vantaggio grazie ad una perla di Kolarov. Il serbo dalla linea del fondo lascia partire un sirulo che incenerisce Covic (non proprio impeccabile). Anche il raddoppio è una vera e propria magia. Il protagonista è il solito Zarate che evita come dei birilli un paio di avversari ed estrae dal cilidro un tiro velenosissimo che s’infila nell’angoletto destro dove Covic non può arrivare. Una rete da grandissimo fantasista, alla Maradona tanto per far capire la bellezza di questo goal.
Zarate è in una super serata, favorito dalle caratteristiche dei difensori svedesi: alti ma lenti come delle lumache. Il folletto argentino avvilisce gli avversari con una serie di numeri di alta scuola: roba da far venire il mal di collo. Da uomo gol si trasforma in uomo assist: innesca meravigliosamente Mauri che sigilla il 3-0 finale. Negli ultimi minuti l’Elfsborg si rende pericoloso ma il Muslera di questo periodo è insuperabile.
Questa Lazio fa veramente paura: l’Atalanta è avvisata.