Atalanta e Catania non si fanno del male ed escono dall'”Atleti Azzurri d’Italia” con un punto a testa.
A Bergamo, dopo la batosta di Bari e l’esonero di Gregucci, si guarda alla partita contro i siciliani con fiducia ed ottimismo dopo l’arrivo di Antonio Conte in panchina e il conseguente tentativo da parte della dirigenza orobica di dare una scossa ad una squadra sconfitta ben 4 volte su 4 e capace di realizzare una sola rete; in casa Catania, dopo il deludente pari con la Lazio e la contestazione dei tifosi rivolta ad Atzori, si prepara la partita in maniera meticolosa col proposito di essere tonici e aggressivi per tutti i 90 minuti contro una squadra notoriamente forte fisicamente e difficile da battere sul proprio terreno.
Conte non ha avuto modo di effettuare modifiche in appena 2 giorni di panchina, quindi si limita a schierare il 4-4-2 gia’ proposto da Gregucci e tra l’altro prediletto dallo stesso ex giocatore della Juve l’anno scorso a Bari: Consigli tra i pali, Bellini e Garics esterni di difesa con Manfredini e Bianco (al posto di Talamonti infortunato) centrali, centrocampo con Guarente e Caserta al centro e Padoin e Valdes pronti a spingere sulle fasce e a dare man forte al tandem d’attacco Doni-Acquafresca.
Neanche Gianluca Atzori opera dei cambiamenti importanti rispetto alle partite precedenti, schierando i giocatori con il 4-3-3: in porta Andujar, Silvestre e Spolli coppia centrale di difesa con Capuano e Potenza larghi, Biagianti, Carboni e Del Vecchio in linea di mediana e Martinez e Mascara a supporto della punta Morimoto.
I tifosi atalantini si attendono una squadra carica e piena di orgoglio; emblematico uno striscione esposto in curva nord all’ingresso in campo dei giocatori: “A Bari noi presenti nonostante il divieto di tifare, voi assenti nonostante l’obbligo di giocare”.
Partono meglio gli etnei con Mascara che pesca su punizione Del Vecchio, il quale impegna severamente Consigli alla sua destra, anche se l’ex centrocampista della Samp scatta in fuorigioco. La sterile supremazia del Catania viene interrotta al 14′ quando Valdes semina il panico sulla corsia sinistra e serve al centro Doni il cui tiro a botta sicura viene respinto da Spolli, ma e’ solo un fuoco di paglia.
L’Atalanta mostra una fatica incredibile nel costruire gioco e nel rendersi pericolosa, anche grazie ad un Catania ordinato e ben disposto in campo. I rossazzurri sono inferiori solo nel possesso palla: difendono bene e si riversano in avanti con piu’ pericolosita’. Al 34′ Carboni, dopo aver intercettato un cattivo disimpegno, all’altezza della trequarti lascia partire un destro potentissimo che sibila il palo alla destra di Consigli. Poi Valdes si esibisce in un duello sudamericano con Andujar: al 34′ prova un tiro velleitario dal vertice alto dell’area, il portiere e’ sulla traiettoria ma non riesce a trattenere deviando in angolo; quattro minuti piu’ tardi conclusione ben piu’ pericolosa del cileno e grande risposta del portiere della nazionale argentina.
L’Atalanta non combina piu’ nulla e dopo le ammonizioni di Martinez, Del Vecchio e Silvestre vede finire nel taccuino dei cattivi Acquafresca e Bianco. E i rossazzurri hanno anche da recriminare: al 44′ il pallone finisce all’interno dell’area atalantina tra i piedi di Morimoto, che spalle alla porta viene circondato dai centrali bergamaschi ma soprattutto colpito alla caviglia da un intervento a piedi uniti di Guarente, e’ rigore per il Catania ma non per De Marco che lascia proseguire e non succede piu’ nulla fino al termine del primo tempo.
Il secondo tempo e’ sonnolento fino al 22′, quando Andujar compie un grande intervento su una punizione di Doni. Il pubblico di casa alza il tono di voce ma qualche minuto piu’ tardi si ammutolisce per un rischio enorme corso dai nerazzurri: al 30′ Mascara mette al centro su punizione, Spolli colpisce la sfera di testa che rimbalzando scheggia la faccia inferiore della traversa e finisce sui piedi di Del Vecchio che ribadisce in rete ma da posizione irregolare. Due minuti piu’ tardi Valdes sfiora il palo di testa su punizione, e Tiribocchi, entrato al posto di Doni infortunato, si vede annullare un gol per una netta spinta su Spolli. Poi Andujar, dopo gli interventi compiuti in precedenza, si mette in mostra ma in negativo: si fa ammonire da De Marco per perdita di tempo prima di un rinvio dal fondo e subito dopo per il nervosismo calcia il pallone contro la rete di protezione, accendendo la curva nord e soprattutto gli animi in campo; successivamente, in prossimita’ del vertice alto dell’area di rigore, esce sul pallone per anticipare Tiribocchi ma manca clamorosamente la presa consegnandolo sui piedi del bomber romano, che tenta di superarlo su pallonetto, ma si vede respingere il tentativo dall’estremo difensore con la mano destra aperta molto probabilmente fuori dall’area di rigore.
Conte si agita e invoca l’espulsione del numero 21 rossazzurro, ma supera l’area tecnica e viene espulso da De Marco, pesantemente contestato dal pubblico di casa. L’Atalanta perde completamente il bandolo della matassa e gli ultimi 10 minuti sono per il Catania: al 36′ Morimoto e’ tutto solo davanti a Consigli, ma spedisce al volo sull’esterno della rete e sul finale lo stesso giapponese riceve un cross perfetto da Capuano ma rinuncia a colpire di testa optando per lo stop e facendosi anticipare dai difensori bergamaschi.
Dopo 4 minuti di recupero De Marco fischia la fine del match innescando i fischi del pubblico di casa, le cui aspettative sono state deluse in tutto e per tutto: ci voleva una vittoria contro una diretta concorrente, tra l’altro notoriamente fragile fuori casa, e invece e’ arrivato un pari stentato, che poteva anche essere una vittoria per i rossazzurri.
Atzori esprime soddisfazione per il risultato ma tutti, lui compreso, hanno un pizzico di rammarico per non aver sfruttato la possibilita’ di vincere in una partita dove sono stati globalmente superiori rispetto agli avversari e per non aver avuto la fortuna dalla propria parte (vedi la traversa di Spolli).
D’altronde il Catania e’ atteso da un difficile impegno casalingo contro la Roma, in via di guarigione, mentre l’Atalanta dovra’ far visita ad un Chievo reduce da tre risultati utili consecutivi. Nei tifosi dell’una e dell’altra squadra c’e’ al momento un po’ di preoccupazione, che solo i giocatori, con risultati concreti, potranno lenire.