Quale bambino giocando a pallone e tornando a casa con i ginocchi sbucciati, non ha sognato di calpestare almeno per un giorno i campi di serie A?
C’è chi giocava per passare i pomeriggi con i suoi amici e chi davvero ci credeva e giorno dopo giorno ambiva a realizzare quel sogno… Alcuni di quei bambini quel sogno l’hanno quasi realizzato, sono diventati calciatori ed ora si affacciano al calcio che conta, sono le promesse del calcio italiano che sgomitano nelle loro squadre di appartenenza per guadagnarsi un posto.
Un posto si, che oggi è davvero difficile da ottenere, almeno in Italia, dove purtroppo i giovani sono sempre messi in risalto nel precampionato dove si scommette su di loro e che nel giro di un anno esploderanno, solo parole però perchè in realtà questi ragazzi vengono utilizzati col contagocce a favore invece di quei giocatori con la carta d’identità più consumata ma che dalla loro hanno maggiore esperienza.
Alcuni di loro intanto sono riusciti ad accumulare alcune presenze nella massima serie, e sono riusciti a farsi notare tanto da guadagnarsi il posto da titolare e diventare fondamentali per le loro squadre, stiamo parlando di Santon e Balotelli nell’Inter, talenti cristallini che Mourinho fa crescere pian piano, Abate, Pato e Thiago Silva nel Milan che hanno grandi margini di miglioramento, Jovetic che è ormai diventato decisivo nella sua Fiorentina, Giovinco, De Ceglie e Marchisio nella Juve e che rappresentano anche un ottimo ricambio a servizio della Nazionale e moltissimi altri…
Si parla un gran bene dei difensori, Kjaer, Andreolli e Ranocchia, tra i centrocampisti troviamo Pastore, Galloppa, Cerci, Poli, Vitale e Asamoah, per gli attaccanti invece i nomi sono quelli di Forestieri, Paloschi, Sanchez e Marilungo.
La serie A è piena di questi talenti, basterebbe solo saperli aspettare e non farli bruciare dalla stampa e dall’opinione pubblica che pretende che siano loro a risolvere le partite.