Neanche 20.000 spettatori questa sera all’Olimpico: i giallorossi giocano contro il Fulham e solo un terzo degli abbonati ha deciso di seguirli nell’Europa League.
Sicuramente i tifosi rimasti a casa non si sono persi un grande spettacolo perché la Roma ha sì ottenuto una vittoria fondamentale per rimanere in corsa per il passaggio del turno, ma ancora una volta la prestazione non è apparsa convincente.
I tifosi presenti allo stadio invece, quelli che sempre e comunque sostengono la loro squadra, avevano promesso una tregua alla contestazione, e così è stato: per 90 minuti hanno cantato, ininterrottamente.
Alla fine di Roma-Bologna, Ranieri aveva dichiarato che non gli era mai capitato di sentire dei fischi dopo un goal segnato, ma anche oggi all’Olimpico i tifosi della Roma hanno dato prova, questa volta in senso positivo, della loro unicità: per 15 minuti, durante l’intervallo, mentre i giocatori erano negli spogliatoi “a prendere un tè caldo”, i tifosi della curva sono rimasti in piedi ed hanno cantato senza tregua.
Durante il primo tempo sono state poche le emozioni, la Roma impacciata, ha costruito qualche buona azione, ma quasi mai è stata incisiva. Julio Baptista parte da titolare, ma la sua prestazione è deludente, non stoppa mai una palla e raramente riesce a trovare il tiro. Accanto alla “Bestia” c’è Stefano Okaka che, come il suo compagno di reparto, fatica a trovare spazio tra i difensori del Fulham. Sono invece gli inglesi ad essere più pericolosi nei primi 45 minuti, e già al 17′ trovano il vantaggio: Kamara atterrato scorrettamente da Andreolli, si procura e segna il rigore dell’1-0. La Roma non riesce a rispondere al vantaggio inglese, può recriminare al 41′ per un fallo di mano, in area di rigore, di un giocatore del Fulham che non viene sanzionato né dall’arbitro olandese Olp, né dal giudice d’area, però la prestazione offerta nei primi 45 minuti è comunque sconfortante ed insufficiente.
Il secondo tempo inizia con due sostituzioni: Doni, costretto ad uscire per un problema muscolare, lascia il suo posto a Julio Sergio e Taddei subentra ad un Cicinho che non ha ancora i 90′ sulle gambe. Ma non sono le sostituzioni di mister Ranieri a cambiare la partita, al 4′ della ripresa ci pensa l’arbitro Olp che con un sacrosanto rosso diretto manda sotto la doccia Nevland (appena subentrato all’autore del goal, Kamara) colpevole di una brutta entrata da dietro su De Rossi.
La Roma, in superiorità numerica inizia ad attaccare, guadagna molti calci d’angolo, ed è pericolosa con i tiri da fuori di Taddei e con un colpo di testa di Cassetti che manda fuori di poco. Il pareggio sembra maturo ed arriva al 68′ con la bomba di sinistro di John Arne Riise, che aiutato anche da una deviazione, manda il pallone in rete: impossibile per il portiere Schwarzer intervenire. I giallorossi, ora padroni del campo al 75′ mettono a segno il 2-1 finale con un bel goal di testa di Okaka su cross dalla sinistra di Rodrigo Taddei. La partita termina dopo 2 minuti di recupero in cui viene espulso con un altro rosso diretto Konchesky: altro brutto fallo da dietro, stavolta su Taddei.
Complessivamente buona la prestazione del giovane Guberti, che se non altro sembra l’unico ad essere sceso in campo nei primi 45 minuti, viene poi sostituito al 66′ da Menez, che entra subito nel vivo della partita. Bene al centro del campo Daniele De Rossi, stasera capitano e protagonista di un gran tiro da fuori area, ma è soprattutto in fase difensiva che dimostra il suo valore, un “deus ex machina”: sempre nella posizione giusta al momento giusto.
La Roma con 7 punti è ora seconda nel girone, comandato dal Basilea a 9 (che stasera ha battuto il CSKA Sofia, per 3-1), e seguita dagli inglesi del Fulham a 5 punti.
Ma tale vittoria non cancella il malumore dei tifosi romanisti per questa prima parte della stagione giallorossa: la Roma non è in grado di produrre un bel gioco e soprattutto non ha ancora quella concretezza e quel cinismo indispensabile per vincere e dare continuità ai risultati. Continuità che sarà difficile dare anche perchè la Roma domenica sera, nel posticipo della 12′ giornata di serie A ha la complicata trasferta di Milano contro l’Inter. Se non sarà in grado di giocare tutti e 90 i minuti ad alto livello concedendo, come è successo stasera contro gli inglesi ma come già era capitato nella contestata partita contro il Milan, un intero tempo agli avversari, difficilmente riuscirà ad uscire da San Siro con un risultato positivo.
A quel punto i giocatori giallorossi e l’allenatore avranno la forza di chiedere ancora una tregua alla contestazione dei tifosi?