Lo Special One è carico in vista del Napoli: “Partita più difficile per loro che per noi. Non abbiamo mai giocato per un punto e non lo faremo mai”. Così Mourinho presenta la gara di Napoli. Ma l’allenatore portoghese viene subito smentito dall’ottima prestazione fornita dai giocatori partenopei orfani di Lavezzi e Maggio.
Pronti via e Marek Hamsik fa tremare la porta difesa da Julio Cesar con un tiro dal limite dell’area che si stampa sulla traversa.
Dopo neanche 5 minuti lo slovacco serve al “El Tanque” Denis un assist per il possibile vantaggio del Napoli ma Cesar, che da un po’ di tempo a questa parte si è ricordato del suo soprannome “Acchiappasogni”, chiude la saracinesca al centravanti argentino. Ci riproverà ancora la punta azzurra nel secondo tempo, ma senza avere esiti positivi.
Non è finita qui, perché Quagliarella nel secondo tempo fa partire dai 20 metri uno dei suoi tiri imparabili, ma ancora una volta la sfortuna dice di no e il tiro si stampa sul palo alla destra della porta dell’Inter.
L’Inter d’altra parte ha 2 vere occasioni, una con Muntari, con il ghanese che colpisce l’incrocio dei pali con un tiro dalla sinistra e poi con Pandev nel secondo tempo, che lasciato solo in area di rigore scaglia il pallone tra i piedi del pirata del Napoli Morgan De Sanctis.
Episodio contestatissimo da Mourinho e dai suoi, il fallo di mano di Aronica in area, giudicato non volontario dall’arbitro Rosetti. In un’intervista a Controcampo lo Specialone dichiara: “Rosetti ha arbitrato bene, ma non ha visto il fallo di mano”.
Che dire errare è umano, perseverare è diabolico; anche Adriano segnò un gol nel derby con un netto tocco di mano, che porterà alla vittoria l’Inter, come ricorda giustamente il giornalista Giampiero Mughini.
Caro Mourinho stavolta non ti è andata bene, più apprezzabile il tecnico del Napoli Mazzarri che per decisione personale decide di non giudicare più gli errori arbitrali.
Il calcio è così è una sfera che gira.