Torniamo indietro nel tempo, 2006, quattro anni fa. La squadra bianconera vinse lo scudetto in una stagione senza rivali evidenziando sempre la sua superiorità sul campo di gioco.
Bastarono poi una manciata di ore in un giornata come le altre per dire: “Puf! La juve se n’è andata”.
Era proprio così, la vecchia Signora era nell’occhio del ciclone delle intercettazioni telefoniche, la Juventus era condannata al peggio per aver vinto scudetti in maniera illecita.
La Torino bianconera crolla con due scudetti sottratti e con la retrocessione in Serie B con 17 punti di penalità, poi ridotti a 9.
E’ stata sufficiente una settimana, forse un mese o probabilmente un bimestre per macchiare la storia del club più titolato in Italia.
Da quel giorno Madama tenta di risalire con quelle poche bandiere rimaste e con acquisti mediocri da parte dei dirigenti.
E riecco la A e riecco un terzo posto che nessuno si sarebbe mai immaginato con una squadra di quel tipo. La Juve è in crisi, non riesce ad imporsi sul mercato e in 2 anni riesce a marcare solo due apparentemente importanti acquisti: Sissoko e Diego Ribas da Cunha.
L’ultimo campionato chiuso al settimo posto, la stagione peggiore della Juventus negli ultimi 50 anni, un caos infernale che si tenta di riparare invano con continui cambi di allenatore.
Quattro anni spazzati via, siamo arrivati ad oggi pur sempre chiedendosi se la Juve sia tornata quella dei bei tempi.
Eppure è tornato un Agnelli, eppure sono stati cambiati tutti i dirigenti e sostituiti con gente come Marotta, persona che si è dimostrata molto competente alla Sampdoria.
La Signora continua comunque a non effettuare alcun acquisto degno della sua maglia e continua ad avere disordine all’interno di essa.
E’ vero, Pepe, Motta e Martinez sono buoni giocatori, ma sono da Juve? Valgono tutti quei soldi?
I tempi in cui il leader del mercato era Big Luciano sono finiti.
Ma lui si che sapeva acquistare calciatori.