Claudio Marchisio è considerato uno dei talenti più puri del calcio italiano.
Nato a Chieri, nelle vicinanze di Torino, a soli 7 anni comincia a giocare nelle giovanili della Juventus arrivando fino alla Primavera vincendo il torneo di Viareggio (2005) e il campionato Primavera 2005-2006.
Nella stagione 2005-2006 Fabio Capello lo convoca spesso in prima squadra senza però mai vedere il campo.
L’anno successivo, dopo la vicenda Calciopoli e con l’arrivo dell’ allenatore Didier Deschamps, esordisce in Serie B il 29 ottobre 2006 contro il Frosinone (1-0) entrando a partita in corso.
Tre giorni dopo viene schierato titolare contro il Brescia e Deschamps da li in poi lo farà giocare molto più spesso diventando una delle prime scelte del centrocampo bianconero.
Nella stagione 2007-2008 Marchisio va in prestito all’Empoli dove esordisce in serie A in Fiorentina-Empoli (3-1) e arriva anche la prima convocazione nella Nazionale Under 21 di Pierluigi Casiraghi.
L’anno successivo fa ritorno alla Juventus e da qui in avanti comincerà la sua ascesa nel calcio che conta. Gioca titolare la prima partita di Champions League contro l’Artmedia finita 1-1. Risulta decisivo nella sfida di campionato contro la Fiorentina (1 a 0) con il suo primo gol in Serie A e pochi giorni più tardi prolunga il suo contratto fino al 2014.
Dopo aver ottenuto la convocazione nella Nazionale maggiore, ad ottobre si opera per un problema al menisco.
Torna in campo a fine novembre e nella gara di Europa League contro il Fulham indossa la fascia di capitano dopo l’uscita del bomber David Trezeguet.
Il 5 dicembre segna un gol bellissimo ai rivali di sempre dell’Inter risultando ancora decisivo (2-1).
Più volte è stato accostato per il modo di giocare a Marco Tardelli, ex giocatore bianconero ed uno dei grandi condottieri del Mundial ’82.
Nell’ estate 2010 partecipa alla fallimentare spedizione del Mondiali in Sudafrica dove l’Italia viene eliminata al primo turno.
Nel campionato che si sta disputando e dopo la rivoluzione effettuata in estate, Marchisio finora è considerato titolare inamovibile e non sta deludendo affatto le aspettative.
Marchisio ha ribadito più volte di voler rimanere a vita alla Juventus ed è un esempio lampante di come bisognerebbe puntare di più sulle giovani promesse, sul modello del calcio blaugrana, che ha sfornato campioni assoluti del calibro di Xavi, Iniesta e Messi, giocatori che certo non hanno bisogno di presentazioni.