Champions League 2013-2014. Juventus-Real Madrid 2-2 (05/11/2013).
Ancora una volta un pari in questi gironi di Champions per i bianconeri. La squadra di mister Conte non riesce nell’ardua impresa di battere i blancos, in una partita indicata come cruciale per questo inizio di stagione in Europa. Un pareggio però che potrebbe rivelarsi più utile del previsto, dato il tonfo esterno del Galatasaray nella trasferta danese di Copenaghen.
Al di la della concreta possibilità di passare il girone eliminatorio, ieri sera si è potuta notare ancora una volta la differenza in Europa fra la squadra Campione d’Italia e i top team che si giocheranno la vittoria finale.
Pur avendo fatto un primo tempo di sostanza, la formazione di casa ha faticato a trovare la porta, pur avendo comunque avuto un paio di occasioni limpide; riuscendo a passare grazie ad un rigore di Arturo Vidal.
Nella seconda frazione invece, quando il Real ha deciso di forzare il gioco, sono bastati appena 15 minuti per ribaltare il risultato e colpire anche una traversa; il tutto con estrema facilità e grazie ai soliti errori di disimpegno che ormai in questa stagione accompagnano la Vecchia Signora.
Quando finalmente, e’ giunto un buon cross, il volenteroso “gregario” Llorente ha insaccato , raggiungendo il sospirato pareggio.
La disamina della gara ci da un quadro sulla situazione europea attuale in casa bianconera: squadra che gioca bene, sorretta da un centrocampo di livello assoluto; difesa che pecca di attenzione, ma che comunque non disponeva del suo uomo migliore (Giorgio Chiellini); attacco ancora troppo lineare (troppo prevedibile, con un Tevez “europeo” non in grado ancora di fare la differenza); ma soprattutto con una concezione della partita forse ancora confinata nel nostro territorio italiano. Non si può infatti, “controllare” mai il match contro queste squadre abbassando la guardia o smettendo di giocare per un tempo intero e soprattutto non bisogna concedere opportunità così ghiotte a gente come Bale o Ronaldo, i quali 99 volte su 100, a tu per tu con il portiere avversario, fanno gol.
La speranza del popolo juventino in Europa potrebbe essere solo una: passare i gironi e cercare di trovare nel mercato di riparazione invernale qualche elemento in grado di garantire il salto di qualità alla compagine di Antonio Conte; altrimenti sarà difficile riuscire a spingersi al di la’ dei propri limiti già raggiunti lo scorso anno.
I tifosi ci credono ancora: sognare è lecito, ma a volte a questi livelli il cuore solo non basta…