Serie A 2014-2015, 23a giornata, domenica 15 febbraio 2015. Roma-Parma 0-0
Al quinto pareggio casalingo, la Roma viene fermata da un orgoglioso e arcigno Parma, comunque soddisfatto del risultato.
Non è così per i giallorossi che portano a casa un solo e deludente punto. Lento il primo tempo, senza concretezze il secondo. Merito di una formazione, quella emiliana, per nulla rassegnata alla retrocessione e disinteressata ai problemi societari. Donadoni “Noi non molliamo”, così l’allenatore incita i suoi.
La Roma, invece, ha faticato tantissimo, è sembrata lenta ed imprecisa, nemmeno il ritorno di Gervinho e l’immediato lancio del collega Doumbia sono serviti a sbloccare una sterilità offensiva piuttosto preoccupante.
Pareggio dunque giusto per una squadra che si è chiusa con il cuore e una che di cuore ne ha dimostrato pochissimo.
Garcia puntava sull’entusiasmo degli ivoriani, ma, come dice l’allenatore stesso “non è bastato”, come non è bastato un solo allenamento per i due prima del match: Gervinho quasi assente e poco concreto; Doumbia spaesato, lento, pigro. Nessuna giocata degna di un attaccante pagato quasi 15 milioni di euro. Ok, era all’esordio e veniva da un mese di Coppa d’Africa, ma non ha mai calciato verso la porta. Sarebbe questo il “bomber vero” descritto da Garcia?
“È normale che il pubblico sia deluso, lo siamo tutti, ma è stato un risultato sbagliato e la cosa importante è tornare a vincere con i giocatori in forma, dobbiamo ricominciare a mettere in campo la grinta e la fiducia di una volta” aggiunge il tecnico giallorosso.
Sarà l’assenza di giocatori importanti come Totti, Pijanic, Iturbe e Maicon ad abbassare il livello della squadra? Le assenze pesano, sì, ma la Roma ha dimostrato di non avere più quella qualità di gioco che ha dimostrato ad inizio stagione: i giallorossi non riescono a tenere con intensità i 90 minuti.
Sono proprio queste prestazioni che allontanano la Roma da chi, oggi, comanda il campionato. Da qui al 2 marzo 2015, data dello scontro diretto, la Roma deve trovare un centravanti in grado di segnare, in grado di mettere a segno quei palloni che, finora, sono mancati.