Quattro pareggi e una vittoria: risultati promettenti?
Si aprono i sedicesimi di Europa League con le cinque protagoniste italiane: Roma, Torino, Napoli, Inter e Fiorentina Napoli in casa dei turchi del Trabzonspor, Inter a Glasgow col Celtic, Fiorentina a Londra col Tottenham; il Torino ospita l’Athletic e la Roma il Feyenoord.
La Roma sembra aver perso la propria identità, non va oltre l’1-1 in casa contro gli olandesi di Rutten e vede ora complicarsi il proprio cammino in Europa League: di Gervinho e Richards le reti che decidono il match. La prestazione dei giallorossi non aggiunge nulla di nuovo alle opache prove delle ultime uscite. Anche contro il Feyenoord la Roma evidenzia tutti i suoi problemi: da una difesa non all’altezza, ad un centrocampo in chiarissimo debito di ossigeno, ad un attacco che regala troppo. E in Europa, regalare un uomo all’avversario, non è concesso.
Giovedì prossimo, a Rotterdam, bisognerà vincere o pareggiare facendo almeno due gol. Con lo 0-0 si torna a casa, con l’1-1 ai supplementari. Garcia promette sempre il 100%, ma nessuno riesce più a realizzarlo. “Abbiamo avuto molte occasioni, le abbiamo sprecate. Il loro gol era in fuorigioco, ma noi non molliamo: la prossima la vinciamo”.
Spettacolo ed emozione, invece, al Celtic Park. Inter pazza e beffata: 3-3 a Glasgow. La squadra di Mancini torna a casa con sensazioni contrastanti: come da tradizione per il DNA nerazzurro. Il pareggio con gol era un risultato auspicabile alla vigilia, ma per come è maturato, un pizzico di amarezza c’è. Mancini sorride sconsolato di fronte ai gol subiti con leggerezza e alle consuete disattenzioni difensive, ma poi aggiunge “abbiamo avuto un atteggiamento sbagliato, la partita andava chiusa, ma questo risultato, fuori casa, va benissimo”. Con la voglia di imporre il proprio gioco e con Shaqiri, vero motore di questa Inter, i nerazzurri possono stare tranquilli per giovedì e, più in generale, per questa Europa.
Per la Fiorentina è pari prezioso a Londra: col Tottenham è 1-1. Al gol di avvio di Soldado risponde in mischia Basanta. Un tempo a testa, un gol a testa. “I leoni di Londra” ci mettono il cuore, la Fiorentina ha dimostrato di sapersela giocare con tutte le squadre. Il Tottenham spaventa solo nel primo quarto d’ora, poi monologo viola che però non concretizza. Montella è soddisfatto della prestazione dei suoi: “abbiamo gestito la partita, nel secondo tempo ho avuto la sensazione di poterla vincere, ma è ancora tutto aperto: ci rivediamo al Franchi”. Giovedì prossimo, in fondo, potrebbe bastare anche lo 0-0.
Il Torino riesce a rimontare lo svantaggio iniziale grazie alla doppietta di Maxi Lopez, ma nel finale l’Athletic strappa il 2-2. Ventura sorride amareggiato “prestazione ottima per i ragazzi, ma paghiamo molto per quello che subiamo”. Al nuovo San Mames il Torino dovrà sfoderare la partita perfetta per conquistare la qualificazione agli ottavi.
Il Napoli si porta a casa l’unica vittoria italiana: è poker per la squadra di Benitez. Tre gol nei primi 30 minuti e il sigillo finale nel recupero. Gli azzurri così, possono già pensare agli ottavi: la gara di ritorno sembra solo una formalità. Il Napoli ha dominato, giocato bene e costruito il proprio risultato, netto e meritato: le reti di Henrique, Higuain e Gabbiadini hanno concretizzato lo strapotere partenopeo. Benitez afferma “si analizza il risultato, non il gioco”. Così, al San Paolo basterà mantenere un minimo di attenzione per accedere al turno successivo, la squadra ci crede: non è un’utopia.