A pochissime settimane dall’inizio dei campionati Europei di calcio 2016, sono tantissime le voci, le opinioni, le idee circa gli uomini che il c.t. Antonio Conte dovrebbe portare con sé oltralpe: dopo gli infortuni di Verratti e Marchisio, poi, i dubbi non hanno fatto che aumentare a dismisura; se posso dare un’opinione personale, questi sarebbero, a mio avviso, i “migliori”, ossia quei giocatori che più di tutti possono permetterci di fare una dignitosa figura: o, perlomeno, di non fare una figuraccia!
BUFFON: Il perché È scontatissimo: capitano e grande portiere, insostituibile.
SIRIGU: Nonostante una stagione vissuta dalla panchina, la sua esperienza internazionale, oltre al fatto di essere sempre stato convocato da Conte, gli può valere la chiamata: certo l’anno prossimo si trovi una squadra che torni a credere in lui, magari in Italia!
SPORTIELLO: In assenza di Perin, premiare un giovane emergente come lui non sarebbe affatto errato: e poi È un pararigori di primissima categoria¦
CHIELLINI, BARZAGLI, BONUCCI: Sempre convocati, mi viene quasi naturale citarli tutti e tre insieme, come una poesia: pensando ad una difesa a quattro, più adatta ai grandi palcoscenici, due di loro costituiranno la coppia centrale di difesa, l’altro la prima alternativa.
TONELLI: Tra Acerbi, Astori, il pupillo di Conte Ranocchia e, appunto, il difensore dell’Empoli, mi È sembrato che fosse quest’ultimo, per quanto di buono fatto vedere nelle ultime due stagioni in particolare, il più indicato per il ruolo di quarto centrale.
FLORENZI: Una garanzia: lo vogliamo titolare fisso, o da terzino destro o, considerando i vari problemi legati agli infortuni dei centrocampisti, magari anche in mezzo al campo.
DARMIAN: se Florenzi gioca terzino a destra, lui deve essere il titolare di sinistra; se il romanista viene invece schierato a centrocampo, Darmian deve prendere il suo posto e lasciare la corsia mancina a Criscito: dopo quanto fatto vedere al Torino prima e allo United poi, non può che essere così.
CRISCITO: Finito nel dimenticatoio, sarebbe bello recuperarlo per l’Europeo.
DE ROSSI: Non È titolare fisso nella nuova Roma di Spalletti e viene da stagioni piuttosto tribolate, ma viste le assenze di Verratti e Marchisio, forse È bene che si prenda un bel posto da titolare: del resto, con la Nazionale non ha mai deluso.
THIAGO MOTTA: Stesso discorso valido per De Rossi.
CANDREVA: Conte lo inserisce sempre tra i centrocampisti, al momento delle convocazioni, e così faccio pure io: ma È meglio che giochi esterno d’attacco, magari anche titolare.
GIACCHERINI: Ottima annata la sua al Bologna: la chiamata pare inevitabile. Può essere la prima alternativa sulla corsia esterna, soprattutto in caso di passaggio al 3-5-2 in corso di partita.
BONAVENTURA: Quell’infortunio sul finire del campionato proprio non ci voleva: ma ha comunque disputato una buona annata, È tra i pochi nel Milan a salvarsi, dunque, vista la penuria di centrocampisti e vista anche e soprattutto la sua duttilità, perché non convocarlo?
JORGINHO: Chissà se l’anno prossimo si ripeterà, ma intanto durante la stagione appena terminata si È rivelato uno dei giocatori-chiave del Napoli di Sarri, facendo tornare alla mente quel Jorginho dei tempi di Verona che aveva fatto innamorare proprio la società partenopea. E poi non dimentichiamoci che si tratta di un ottimo rigorista.
PAROLO: Tra lui e Soriano la scelta non È assolutamente semplice: ma il giocatore della Lazio, sebbene non venga da un’annata felicissima, È forse più adatto al gioco di questa nazionale; come riserva, può andare.
GIOVINCO: Ottima stagione la sua, ed allora, visto che, per di più, fenomeni non È che ne abbiamo, perché non convocare la “pulce” d’Italia? E’vero, la grande stagione l’ha fatta in Canada, dove sicuramente È tutto più facile per uno come lui; ma non dimentichiamo che anche le rare volte che si È visto in Nazionale non ha mai sfigurato, anzi..
INSIGNE: Grande Napoli, grandissimo Insigne: con Higuain ha costituito una coppia quasi perfetta, anche se nel finale di campionato ha forse allentato un poco la presa.
EL SHAARAWY: Si può benissimo contendere una maglia da titolare con Insigne di partita in partita: caratteristiche simili, mentre lo “scugnizzo” si È fatto notare di più nel girone d’andata, il “faraone” È invece esploso in quello di ritorno con la maglia della Roma.
ZAZA: Ha giocato poco, È vero, ma quando lo ha fatto ha sempre giocato bene: difficile vederlo titolare, ma riserva perché no?
PELLÈ: A Conte piace, e questo lo si è capito: inoltre ha una buona esperienza internazionale che in un Europeo non guasta mai.
PAVOLETTI: Ecco quello che quasi sicuramente alla fine non verrà scelto fra i 23 che partiranno alla volta della Francia ma che invece più di tutti meriterebbe non solo la convocazione, ma anche una maglia da titolare: segna con una costanza paurosa da oramai un anno e mezzo, e il suo unico difetto sono i troppi infortuni, ma dall’ultimo pare essere guarito molto bene, visto che appena rientrato ha ripreso a far gol come se nulla fosse accaduto.