Prezioso successo della nuova Sampdoria di Gigi Delneri, che con un Cassano in forma smagliante e una prova ordinata in difesa e a centrocampo si impone per 2-1 sul Catania al “Massimino”.
Atzori si affida gia’ alla prima giornata al 4-3-3, con Mascara e Martinez a supporto di Morimoto davanti, il campione del Sudamerica Andujar tra i pali, l’esordiente Augustyn al centro della difesa accanto a Silvestre con Sardo a destra e Capuano a sinistra e Carboni, l’ex Del Vecchio e Biagianti in mezzo al campo.
Dall’altra parte un classico 4-4-2 con Castellazzi (anch’egli un ex) dietro una difesa a quattro con Zauri e Stankevicius larghi e Rossi e Gastaldello in mezzo, Palombo e Tissone centrali con Semioli e l’altro ex Padalino sulle fasce a centrocampo e i gemelli del gol Cassano e Pazzini.
Parte con piglio giusto la Sampdoria che aggredisce con il pressing un Catania molle e incerto in difesa: al 1′ Sardo si fa superare senza troppa difficolta’ da Semioli e lo sbilancia in area di rigore mentre l’ex viola si invola verso la porta, ma Banti lascia correre.
Il Catania risponde con un fulmineo contropiede di Morimoto che serve Biagianti in buona posizione ma il centrocampista fiorentino preferisce la potenza alla precisione e il risultato e’ un tiro fuori di poco dallo specchio.
La Samp spinge molto e il Catania arranca e commette errori in disimpegno e in copertura spesso banali: il vantaggio blucerchiato e’ nell’aria e arriva al 9′ con Cassano che sulla sinistra approfitta un appoggio errato di Capuano e come una lama nel burro raggiunge la linea di fondo da dove serve Pazzini che con un tap-in supera l’incolpevole Andujar.
Dopo altre disattenzioni dei rossazzurri, ancora non in partita, Silvestre raccoglie al limite dell’aria doriana un pallone sbucato dalla mischia su calcio d’angolo e calcia un rasoterra centrale, non creando alcun problema a Castellazzi. Cassano semina il panico nella meta’ campo etnea, ma il Catania comincia ad entrare in partita: al 29′ Del Vecchio (in ombra per tutto il resto della partita) serve con un ottimo lancio al centro dell’area Mascara, sul cui lob Castellazzi compie un vero e proprio miracolo deviandolo in corner.
Mascara, dirigendosi verso la bandierina per battere l’angolo, scuote la testa: in effetti la Sampdoria crea dei problemi non indifferenti in avanti, ma la formazione rossazzurra si avvicina progressivamente al pareggio: al 38′ Capuano, dopo un angolo del numero 7 calatino, vince un rimpallo al limite dell’area e pesca dentro Morimoto, solo e in posizione regolare, che non sbaglia e porta il risultato sull’1-1.
Tra gli uomini di Atzori torna il sereno, ma gli errori commessi dietro sono troppi e il modulo sembra non funzionare a dovere: il centrocampo, con soli 3 elementi, fa acqua da tutte le parti e Mascara e’ costretto piu’ volte ad abbandonare la zona di propria competenza in soccorso soprattutto di Sardo, preso d’assalto da un Cassano straripante e un Semioli discreto alla sua prima in blucerchiato; Biagianti non e’ quello dei tempi migliori e viene piu’ volte sballottato in avanti a svolgere mansioni che non gli competono; Del Vecchio spinge poco e male mentre l’esordiente Augustyn, di fronte alla costante pressione di un ottimo Tissone e alla minaccia di Cassano, mostra in maniera neanche troppo velata insicurezza che si tramuta in vera e propria paura.
All’inizio della ripresa la Sampdoria allenta il ritmo per rifiatare qualche minuto, affidandosi ai palloni guadagnati grazie agli errori di Sardo, che al 47′ interviene su un pallone ormai diretto in fallo di fondo regalandolo a Cassano, che pero’ trova un ottimo Andujar.
Il Catania, con grinta e con coraggio, spinge per trovare il vantaggio, grazie all’azione di un Mascara immenso: la fatica pero’ comincia a farsi sentire, e la ricerca del gol produce solo un colpo di testa di Martinez pescato comunque in posizione irregolare da Biagianti. Delneri con prudenza fa entrare Ziegler al posto di Padalino, mentre poco prima Sardo abbandona il campo a testa bassa e tra i fischi in favore di Potenza (il puteolano non da’ neanche la mano al compagno e a mister Atzori e raggiunge direttamente gli spogliatoi).
Al 77′ l’evento che da’ la svolta alla partita: Augustyn, gia’ ammonito, trattiene Cassano lanciato verso l’area di rigore e viene spedito sotto la doccia da Banti che lo espelle. Delneri coglie l’occasione per avanzare il baricentro e infoltire il reparto offensivo: fuori Zauri e Tissone, dentro Bellucci e Sammarco; Atzori, in preda alla tensione, toglie l’unica punta Morimoto inserendo Alvarez e lasciando al centro dell’attacco Mascara, decisamente fuori ruolo.
Il fantasista del Catania, solo e senza alcun supporto, non puo’ certo creare pericoli su azione: lo fa allora su calcio d’angolo, al 83′, quando con una pericolosa parabola costringe Castellazzi ad un intervento acrobatico per deviare ancora in angolo. Nel finale pero’ il Catania accusa l’inferiorita’ numerica e l’inserimento di Izco al posto di Biagianti non porta grande utilita’ alla squadra; la Sampdoria cresce e con il passare dei minuti schiaccia sempre piu’ il Catania, favorita anche dal recupero abbastanza generoso (5 minuti) concesso da Banti.
Il minuto chiave e’ il 94′: Gastaldello, uno dei pochi a credere nella vittoria, sale fino a colpire di testa su cross costringendo Andujar ad un grandissimo intervento con cui devia in angolo; molti tifosi rossazzurri si preparano ad esaltare dopo il triplice fischio il portiere argentino, fresco vincitore della Coppa Libertadores con l’Estudiantes, ma non fanno i conti con una difesa distratta e nettamente al di sotto della sufficienza: sul successivo calcio d’angolo Gastaldello, completamente smarcato, insacca di testa per l’1-2, facendo scattare verso il centro dell’area tutta la panchina doriana.
Per la Samp 3 punti importanti e soprattutto un inizio positivo, per un campionato che si auspica decisamente migliore rispetto a quello dell’anno scorso; tra l’altro la Samp aveva cominciato con un successo esterno per 2-1( allora a Siena) anche la stagione 2007-2008, in cui la squadra di Mazzarri si era tolta diverse soddisfazioni qualificandosi in coppa Uefa. Per il Catania si tratta del primo stop all’esordio da quando e’ tornato in A.
L’ultima sconfitta alla prima giornata risale alla stagione 2004-2005, quando i rossazzurri vennero umiliati per 3-1 ad Arezzo; per lo stop alla prima in casa bisogna andare indietro di un anno, a Catania-Cagliari 0-3 della stagione 2003-2004.
Nella seconda giornata, in programma il prossimo fine settimana, Catania e Sampdoria giocheranno entrambe alle 20.45: i rossazzurri fanno visita al Parma, mentre la banda di Cassano esordira’ a Marassi contro l’Udinese.