L’attesa scossa che ci aspettavamo non è arrivata, la Lazio esce dall’Europa League e saluta il primo obbiettivo stagionale.
Gli uomini di Ballardini vengono sconfitti per 2 a 1 dal Salisburgo che, nonostante gli bastasse il pareggio per passare il turno, coglie una vittoria, anche se molto contestata.
Ballardini, contestato da alcuni tifosi già prima del calcio d’inizio, propone una formazione insolita con Zarate unica punta che viene completamente abbandonato nell’area avversaria. La scelta risulta sbagliata, dal fatto che la lazio non si rende mai pericolosa in area di rigore.
Ci si aspettava una formazione offensiva visto che il Salisburgo, quando veniva attaccato, mostrava i suoi limiti difensivi. Con l’ingresso di Tommaso Rocchi la musica è cambiata. La lazio passa ad un più collaudato 4-4-2 con Zarate libero di creare scompiglio nell’area avversaria.
La scelta di Ballardini di presentarsi con una sola punta nel primo tempo pesa come un macigno regalando il primo tempo agli avversari.
Ormai il tecnico romagnolo ha i giorni contati. Solo il derby potrebbe salvarlo da un esonero che sembra nell’aria. A fine partita Ballardini si difende, affermando di essere tranquillo e che finalmente la Lazio ha una identità. Ma i tifosi, inferociti ,osservano che la loro Lazio continua a colare a picco lentamente a suon di sconfitte, con Ballardini e il presidente Lotito pronti a sviolinare mentre la nave lentamente affonda….