Sembrava tutto fatto per l’aritmetica conquista del campionato russo da parte dello Zenit allenato dall’ex tecnico di Udinese e Roma. Invece il CSKA Mosca riesce ad espugnare lo stadio Petrovskij e rimanda la festa del team di San Pietroburgo.
San Pietroburgo – Evidentemente il Cska Mosca ha un conto in sospeso con il nostro Paese. Dopo aver battuto sia all’andata che al ritorno il Palermo in Europa League, la formazione moscovita rimanda la festa scudetto di Luciano Spalletti.
Sembrava tutto perfetto per festeggiare la conquista della Prem’er-Liga russa: fuga solitaria in vetta alla classifica con 63 punti, frutto di 19 vittorie, 6 pareggi e 1 sconfitta. Ben 53 i gol fatti e solo 16 quelli subiti, ma soprattutto con 8 punti in più dell’inseguitrice Rubin Kazan.
Sarebbe bastato un pareggio, agli uomini di Spalletti, per chiudere i conti con le avversarie. E invece accade l’imprevedibile.
Il Cska coglie di sorpresa lo Zenit, forse già appagato mentalmente, e riesce a indirizzare il match dalla propria parte già al 14°, quando il brasiliano Vagner Love, dal limite dell’area di rigore, sorprende il portiere Zhevnov con un tiro preciso che si infila nell’angolino alla destra del portiere.
Lo Zenit non riesce a reagire, va inevitabilmente nel pallone e al 34° subisce il raddoppio ad opera di Mark Gonzalez, abile a sfruttare un errore del portiere avversario.
Si va negli spogliatoi e Spalletti tenta di rianimare i suoi, senza, purtroppo, riuscirci. Si affida alla fantasia di Rosina, ma nemmeno l’ex calciatore del Torino riesce inizialmente a raddrizzare il match. Tant’è vero che il sipario cala già dopo 7 minuti della ripresa, quando Doumbia mette dentro la palla dello 0-3 ospite.
Solo nel finale lo Zenit dà segni di vita, quando Rosina riesce a rendere meno amara la sconfitta dei suoi, infilando Akinfeev per l’1-3 finale.
I bianco blu gettano al vento il primo match point, ma poco male. Il Cska riapre virtualmente il campionato, ritrovandosi a sole sei lunghezza in graduatoria dal team di Spalletti, al quale basterà, con tutta probabilità, una vittoria già domenica contro il Rostov per conquistare il titolo di Zar di Russia.