Tre vittorie e tre pareggi, 12 punti conquistati sui 18 a disposizione, questo è il ruolino di marcia del nuovo Padova targato Dal Canto.
Da quando è subentrato a Calori, Dal Canto ha infilato sei risultati utili, che hanno rilanciato il Padova in chiave play-off.
La scelta di rimettere i giocatori nelle loro posizioni naturali ha pagato, così come il cambio di modulo (dal trequartista al tridente) e la decisione di puntare forte su Vincenzo Italiano, tanto che la squadra ha ricominciato a giocare un calcio veloce ed offensivo.
La vittoria nel derby, attesa da quindici anni, è la testimonianza del gran lavoro fatto da mister Dal Canto, che ha ereditato una squadra a corto di fiato e di idee, operando alla grande sul morale dei giocatori.
Qualche problema in difesa rimane e ha costretto il Padova più di una volta ad inseguire, ma il merito di Dal Canto è quello di aver sbloccato psicologicamente la squadra, e lo si è visto fin da subito quando, a tre giorni dall’esonero di Calori, è riuscito a condurre la squadra alla prima vittoria in trasferta (2 a 0 a Pescara), questo senza nulla togliere ad Alessandro Calori che, nel bene o nel male, aveva plasmato un gruppo importante.
Se Dal Canto dovesse confermare questi numeri, rimarrà alla guida di un Padova, costruito per ben altri obiettivi (Serie A senza passare per i play-off!), nonostante faccia capolino l’ombra di Bisoli, che sembra sempre più innamorato della città del Santo, tanto da essere stato avvistato allo stadio Euganeo anche la sera del derby.