Continuità. E’ questa l’arma vincente del nuovo Napoli. Forse nuovo non è un aggettivo del tutto adatto perchè a Bologna (come a Udine) hanno giocato 3 calciatori, Pià, Gianello e Montervino, reduci dalle esperienze in serie C.
Un napoli che continua nel suo impeccabile processo di rivitalizzazione dopo anni di buio nella serie cadetta toccando il fondo con il fallimento. Si deve dare merito a questo Napoli e ha chi ha creduto in lui, il presidente De Laurentiis e il direttore Pierpaolo Marino e all’interminabile passione dei napoletani.
Con pazienza e professionalità i massimi dirigenti azzurri hanno portato avanti il loro progetto senza esitazione, e a testimoniare ciò è la presenza di Edy Reja per il quarto anno consecutivo sulla panchina partenopea, nn accadeva dai tempi di ottavo bianchi.
Vincente in intertoto, poi in Uefa, poi in campionato, conseguendo 10 risultati utili, 8 vittorie e 2 pareggi. probabilmente nn si riuscirà a tenere questo ritmo quasi da “scudetto”, ma è un grande ritorno, un “sexy back” ritornare dopo anni di anonimato nelle posizioni che contano, e occuparle cone merito, senza sorpresa, aspirando a salire sempre più su.
Un napoli che parla spesso e volentieri lo spagnolo, data la presenza di argentini e uruguyani, ma da un paio d’anni sta facendo conoscere al mondo un talento slovacco, Marek Hamsik.
Corsa, forza , intuito, tecninca le doti principali del pupillo di napoli che ora cerca di tenerselo stretto dagli assalti dei soldi inglesi o dalla sigla della champions league, anche se continuando così, la famosa e beneamata musichetta si ascolterà anche allo stadio di Fuorigrotta.
Peccato che la serie positiva si sia interrotta questa sera in casa del Benfica, con conseguente eliminazione dalla Coppa Uefa.
Al Da Luz di Lisbona finisce infatti 2-0 per il Benfica grazie alle reti di Reyes e Nuno Gomes.