Se guardi in alto non trovi nessuno … se guardi in basso vedi tutti: salutate la capolista!
Napoli sul tetto d’Italia, anche se in coabitazione con Udinese e Inter, anche se con una vittoria al che si può dare della fortunosa, anche se potrebbe essere solo per un breve periodo, ma pur sempre primi.
Perché questo Napoli è cinico, trasforma anche la fortuna in oro, viaggiando come una grande.
Una squadra che sa soffrire e vincere, frutto di un progetto serio che risale a 4 anni fa e che tutt’ora è in funzione.
Un Napoli che, se non per la sfortuna, poteva essere ancora imbattuto. La gioia del tifo Napoletano che ha patito 90 minuti di agonia prima di poter urlare un grido di felicità.
Abbiamo ricevuto dalla baby gang una prova di maturità che ci butta ufficialmente per la lotta Champions League anche se lo si ritiene ancora un sogno per la società, un sogno da alimentare secondo Lavezzi:
«La Champions? Dobbiamo stare tranquilli, manca ancora tanto. Ci sono tante partite da giocare e il campionato è molto difficile. Ma l”illusione ci sta…».
Reja invece vola più basso con la fantasia, frena l’entusiasmo:
«I ragazzi hanno dimostrato consapevolezza, maturità e carattere per fare un campionato importante. Non so dove può arrivare questa squadra, mi auguro il più in alto possibile, non solo la Champions ma anche l\’Uefa sarebbe un traguardo importante».
Insomma, la parola d’ordine è vincere anzi, continuare a vincere, perché questa squadra può volare alto.
L’inno laziale canta «Lazio, un’aquila vola nel cielo». Bè quest’aquila nel suo volo ha trovato un asino che le ha storpiato le ali.