L’allenatore di San Vincenzo è riuscito a dare una sua impronta alla formazione neroazzurra che, tuttavia, manca ancora di lucidità in fase difensiva.
Infatti concede ancora troppo alle ripartenze degli avversari soffrendo molto attacchi veloci e tecnici come quelli del Parma, che nella trasferta milanese con il suo tridente formato da due giocatori veloci come Sansone e l’ex Biabiany, ha messo in seria difficoltà la retroguardia neroazzurra, con la complicità anche di Antonio Cassano, giocatore dotato di una tecnica e una visione di gioco elevatissima.
Questi sono i tipi di attacchi che la squadra di Mazzarri soffre maggiormente e deve ancora riuscire a trovare l’equilibrio tattico per disarcionarli.
Infatti anche nell’ultima gara contro il Napoli è stata visibile questa difficoltà nel difendere attacchi tecnici e veloci. Il quartetto della squadra allenata da Benitez con Callejon, Mertens, Insigne e Higuain ha avuto vita facile contro la difesa interista mal posizionata e con poca copertura ricevuta dal centrocampo. Basti pensare alla quantità di azioni offensive compiute dall’Inter: quasi il doppio di quelle del Napoli.
Il riconoscimento che va fatto al tecnico di San Vincenzo è sicuramente che l’attacco interista ha subito un’evoluzione in positivo divenendo il più prolifico della serie A, pur avendo una grande carenza di giocatori offensivi sia a causa d’infortuni che di acquisti errati.
Questa Inter necessità di almeno un rinforzo per reparto per poter garantire a Mazzarri più stabilità e maggiori opzioni di scelta del modulo.
L’allenatore nerazzurro ha comunque dimostrato grande capacità. Ora necessità solo della fiducia da parte della società e di un paio di innesti a gennaio per poi competere per il terzo posto, obbiettivo minimo per una squadra dalla storia e tradizione importante come quella interista.
L’Inter, come vorrebbe Walter Mazzarri, deve liberarsi di tutti quei giocatori che non possiedono le qualità richieste per esser un giocatore dell’Inter, e che non sono di nessuna utilità per il tecnico, non rientrando nei suoi piani e non possedendo appunto le qualità necessarie per far parte di una società del calibro dell’Inter, che necessità di giocatori di livello sopratutto in un campionato divenuto ancor maggiormente competitivo dopo la scorsa sessione di calcio mercato estivo.