Non è un compito semplice quello che aspetta Delio Rossi, lasciare fuori uno tra Rocchi, Pandev e Zarate, oppure rischiare ancora il tridente?
Domenica scorsa, a Udine, l’allenatore riminese ha lasciato fuori Pandev e il risultato a fine primo tempo vedeva i padroni di casa in vantaggio pr 3-0, entrato il macedone la Lazio ha rimonatato i 3 gol di svantaggio rischiando anche una vittoria che avrebbe avuto del clamoroso.
Ma è stato merito di Pandev o ha influito qualche altro fattore?
L’Udinese col passare dei minuti perdeva sempre più fiato e Rossi ne ha approfittato tenendo contemporaneamente in campo Foggia, Zarate, Pandev, Rocchi e Meghni, una Lazio imbottita di punte e mezzepunte contro un’Udinese in evidente difficoltà nonostante le tre reti di vantaggio.
Insomma, schemi saltati già a metà partita e partita indecifrabile. Di quella partita resta una mezza litigata tra Rocchi e Zarate e nonostante le smentite di rito, restano comunque impressi i triangoli non chiusi tra i due, il fatto che entrambi quando giocano insieme cercano sempre la soluzione personale piuttosto che gli scambi, quegli scambi che all’inizio del campionato avevano illuminato l’Olimpico e che vedevano protagonsti Pandev, Zarate e Foggia e che avevano portato la Lazio ad essere prima in classifica col miglior attacco.
Un inizio di stagione che sembra lontanissimo, una Lazio che sembra aver perso lucidità, e tutto è cominciato da quando è tornato Tommaso Rocchi.
Che sia tridente o no, ci si augura che stasera la Lazio possa ritrovare la vittoria in campionato, vittoria che manca dal 3-0 rifilato al Siena e in cui segnarono sia Zarate che Rocchi.
Sicuramente se la Lazio gioca con tridente, per avere un maggiore equilibrio, dovrebbero stare fuori sia Mauri che Foggia
Se vince senza tridente perché sentirsi obbligati di giocare con tre punte?