E’ vero siamo abituati alle conferenze-show di Josè Mourinho, ma l’ultima intervista rilasciata dal tecnico portoghese è destinata a diventare una pietra miliare nella storia del calcio Italiano.
Non si era mai visto e sentito nel nostro calcio che un tecnico (tra l’altro straniero) accusasse i media e le più importanti testate giornalistiche del paese di “Prostituzione Intellettuale”. Due parole che rendono bene quale sia quel lavoro organizzato dagli strumenti d’informazione per manipolare l’opinione pubblica e infangare il nome di una società come l’Inter da sempre al centro del bersaglio, sia quando perdeva (e si sa perché ) e sia ora che vince.
L’allenatore di Setubal le ha cantate a tutti, a Spalletti, a Ranieri, al Milan, perché ormai sono tre giorni che si parla di un rigore (oserei dire dubbio) e non della Roma che con il centrocampo più forte non vincerà niente, nè del Milan che con tutti i Palloni d’oro non vincerà nessun titolo e neanche della Juve che come l’Inter quest’anno ha vinto grazie ad errori (e non favori ) arbitrali.
In parole povere questo il succo dello sfogo del tecnico: se l’Inter perde se ne parla per una settimana; se c’è un errore arbitrale a favore dell’Inter se ne parla per un mese.
Non si parla mai della situazione del Milan, (se ci fosse l’Inter al suo posto se ne parlerebbe 24 ore su 24) che è una squadra farcita di Palloni d’oro e Campioni del Mondo e che in questa stagione già a Marzo è tagliata fuori dalla lotta per qualsiasi titolo. Quando invece c’è un errore a favore della Juve se ne parla due minuti e si conclude che era difficile per l’arbitro(cosa che non succede mai per l’Inter).
E’ questa quella che Mourinho definisce prostituzione intellettuale, un continuo attacco mediatico contro la squadra nerazzurra.
Si è poi difeso per essere stato accusato di essere un buon comunicatore, nonostante altri allenatori si facciano intervistare ogni giorno dai giornali o nonostante siano presenti in prime time su diversi canali televisivi a parlare e a discutere di un fuorigioco millimetrico.
Viene attaccato proprio Mourinho che odia le conferenze, lui che dopo una partita è costretto a subire interviste piene di attacchi per ore ed ore. E’ stufo di questa situazione e ne sono stufi anche tutti gli interisti. Gli unici a divertirsi sono gli altri e noi italiani avvezzi a polemiche e discussioni infinite ed eterne, assuefatti da un continuo bla bla bla su una partita di calcio che non dura più 90 minuti, ma giorni interi.
E come se non bastasse si mette in mezzo anche la FIGC che quando si tratta di Inter è pronta a squalificare a destra e a manca per dichiarazioni diffamanti o altra roba del genere; mentre dall’altra parte ignora completamente le dichiarazioni di giocatori, tecnici e dirigenti di altre società.
In sette minuti di conferenza stampa il signor Josè Mourihno ha avuto il coraggio di parlare di tutto quello che circonda il calcio italiano e tutti hanno inveito contro di lui perché ha espresso chiaramente la vera e nuda verità. E questo dà fastidio.
Si coalizzino pure gli altri contro un’unica squadra ,si continui pure a parlare sui giornali ,in prime time di tutto ciò che è marginale ad una partita di calcio. Si continui pure. Si dica pure che Josè Mourinho è presuntuoso e superbo ma sarebbe meglio per gli altri non attaccare né lui né la sua Inter. Perchè si perde se si sfida Josè con le parole. Perché Josè sa che l’Inter ha come avversaria non una squadra in particolare, ma tutta l’Italia. Ed era così anche con Mancini .
Se ha detto queste cose lo ha fatto per difendere la sua squadra. Se nessuno lo fa, allora lo fa lui.
Firmato Josè Mourinho.
sono d accordo su tutto!!!! MOU mangiateli tutti sti giornalisti da spazzatura !!!! non sfidatelo xchè siete perdenti in partenza !!!! ” i am a special one “
mi sembri un po’ troppo inertriste per i miei gusti sai?